mercoledì 29 dicembre 2010

L'omosessualità spiegata a mia nonna...

* Proverbio abbruzzese: il vecchio non voleva morire perchè di più ne voleva sapere.

Il sogno di un mio amico londinese consiste nell'avere abbastanza tempo per viaggiare in giro per il mondo e correggere tutti gli strafalcioni grammaticali nonché gli errori di spelling della lingua inglese utillizzata all'estero per comunicazioni di varia natura. Vorrei fare lo stesso io con gli errori più diffusi sull'omosessualità, soprattutto nei mass media.

Che c'entra mia nonna? Ad un pranzo domenicale mia nonna ridendo sorniona chiede a mia madre "Marì, hai saputo che adesso anche le femmine possono essere gai? L'ho sentito ieri alla televisione". Mia madre risponde prontamente "Ma' non solo le femmine, pure i maschi". Lo sa bene mia madre che ne ha due in casa, un maschio e una femmina, per non farsi mancare niente! E nonna "Si si, dei maschi si diceva pure di qualcuno al paese ma le femmine è proprio una moda nuova! L'ha detto un professore ieri su canale 5. Ju vecchiu non volea murì che cchiu ne olea sapì*". Certo la curiosità non le manca!

Mia nonna, classe 1920 o giù di lì, guarda più tv di me e te messi insieme ed è aggiornatissima su tutto ciò che riguarda la cultura televisiva. Con la tele ci parla come ad un vecchio amico di famiglia e nutre per la tv quella reverenza retrò tipica di chi è cresciuto senza sapere cosa fossero le veline e il grande fratello. La televione ai suoi tempi si guardava allo spaccio del paese, da qualche parente particolarmente facoltoso o da qualche signora presso la quale si era impiegate "a servizio". Per cui se qualcosa viene detto in tv da un professore allora deve essere certamente vero.

Nulla di sbagliato nell'inciso che le femmine possano essere gay, il problema è nell'avverbio di tempo "adesso", e sul termine gay utilizzato per le donne lesbiche il movimento separatista avrebbe qualcosa da ridire.

1 commento:

  1. Anche in questo caso, come in molti altri nella mia vita da nipote, mi sono ritrovato ad invidiare i nonni.
    Chissà se un giorno lo sarò anche io e mi ritroverò ad interrogarmi, proprio come fa la tua nonna, rispetto a questioni che saranno parte della vita dei miei futuri eventuali nipoti...
    La invidio perché mentro io ho eliminato la televisione dalla mia vita perché non la capivo più, tua nonna capisce cose nuove guardandola. Lo spirito critico talvolta non apre gli occhi alle persone, ma li socchiude.
    Ora, cara F., io non guardo più la TV scatoletta, come sai, ne guardo un'altra che al momento mi sembra più interessante e scorre tutti i giorni a un palmo dal mio naso. Quando sarà il tempo, anche io mi dedicherò nuovamente a quella elettronica. E forse capirò di più anche di questa televisione che mi scorre davanti e che avolte fatico davvero a interpretare.

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