giovedì 7 luglio 2011

Concerto di Niccolò Fabi a Villa Ada

"La minoranza non è una debolezza, la maggioranza non è una qualità". Niccolò Fabi

Quando Niccolò Fabi ha percorso i pochi passi che lo dividevano da noi pubblico, ed ha preso a respirare un po' più profondamente per iniziare a cantare, ho avuto la sensazione che noi tutti eravamo in quel respiro. Tutti i nostri diaframmi come uno unico, a vibrare e distendersi - progressivamente - nel canto. "E' solo un uomo quello di cui canto"... si è solo un uomo imbiancato e dai tratti tesi di chi ha sofferto, eppure eccolo lì, vivo, che ci trasmette emozioni intense. Eccolo che ha trovato un modo per trasformare il dolore e dare un senso costruttivo alla tragedia che ha vissuto. E' come se la membrana che ci divide stanotte si sia fatta più sottile. Incrocio la sofferenza - la mia, la sua - "Ci sono canzoni che restano legate emotivamente a degli avvenimenti" dice, e io penso a come per me Struggle for pleasure sarà per sempre legato al black out della mia mente, Figlio di un re alla piena crisi e Milioni di giorni sarà inevitabilmente legato alla mia fatica e meraviglia di reimpare il mondo... ancora e ancora.
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